Una biblioteca è, per sua natura, un laboratorio, un’officina, una bottega, nel senso originale di questa voce, di cultura ed è proprio guardando alla sua essenza e alla sua funzione che la BBL ha pensato di dar vita a un premio, di cadenza annuale, destinato a un libro di contenuto sia scientifico sia letterario nel quale il protagonista sia il vino. Il nome è venuto spontaneo, Premio Biblioteca Bruno Lunelli Un Libro Di Vino e pare, così dicono, che sia il primo del genere in Italia: avrà una fisionomia che rispecchia quella della Biblioteca. Il che vuol dire che potranno concorrere al Premio i titoli editi in Italia, di autori italiani e sui vini italiani. I quali vini se lo meritano, considerato il peso che il settore ha nel pil e nelle esportazioni.
A decidere il vincitore del Premio Biblioteca Bruno Lunelli Un Libro Di Vino è una giuria che, presieduta da Marcello Lunelli, coinvolge nomi eccellenti della cultura, del giornalismo, dell’economia, ovvero: Oscar Farinetti, l’inventore di Eataly, la catena internazionale di punti vendita che esaltano il meglio dell’enogastronomia italiana; Carla Bernini, tra i fondatori del Festival della letteratura di Mantova, il padre di tutti i festival culturali italiani; Eliana Liotta, grande nome nella difficile arte di scrivere di sana alimentazione; Chiara Maci, conduttrice televisiva e food blogger; Andrea Segrè, economista, agronomo , uno dei nomi eccellenti dell’economia circolare; Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore; Antonio Calabrò, senior vice president della Pirelli per la cultura e direttore della fondazione Pirelli; Claudio Rinaldi, direttore della Gazzetta di Parma; Stefano Saviola, consigliere delegato del Gruppo Saviola, una potenza mondiale per il pannello ecologico, realizzato soltanto con il riciclo del legno
Il Premio Biblioteca Bruno Lunelli Un Libro Di Vino consiste in 5 mila euro e sarà assegnato ogni anno entro il 30 giugno. Il vincitore sarà scelto tra gli autori di libri editi nel periodo che per ogni edizione sarà stato indicato dal bando.